domenica 21 novembre 2010

Il mare cementificato (continuazione)


Rieccomi a scrivere sul mio blog scusandomi con i lettori per aver esagerato nel post precedente non rendendomi conto che non tutti possono avere la giusta pratica informatica per far funzionare correttamente gli strumenti informatici a cui ho fatto riferimento precedentemente.
Infatti mi sono adoperato per mostrare con delle semplici immagini, quello che si vedrebbe sul sito del Ministero dell'Ambiente facendo quindi le sovrapposizioni di ortofoto aeree e carte IGM (Istituto Geografico Militare). Come potrete ben vedere, in corrispondenza dei terreni dove non è stato edificato niente, la linea di costa tracciata sulla carta IGM corrisponde esattamente con quella visualizzata sulle foto aeree. Diversa e sconcertante situazione, troviamo in corrispondenza di quelle zone dove sono stati realizzati edifici industriali; infatti in corrispondenza di questi si può notare chiaramente come siano stati sversati nel mare quantità enormi di materiali di natura sconosciuta, spingendosi anche per 100-120m oltre la linea di costa originaria. 
In particolare, sulla quarta immagine si può notare come l'impianto di depurazione del paese, sia stato costruito addirittura per circa il 50% oltre la linea di costa originaria, e se consideriamo che un impianto di depurazione è un'opera pubblica, mi chiedo come l'amministrazione comunale abbia mai potuto controllare gli scempi fatti dai privati se non controlla neanche se stessa. 
Come ultima immagine è stata inserita una vista generale, dove si può notare in tutta la sua interezza lo scempio che è stato fatto su ben 4 km di costa. 
Vorrei inoltre ricordare che, ci sono Leggi dello Stato Italiano per la tutela ambientale, che impongono delle distanze minime dalle coste da rispettare per la realizzazione di qualunque manufatto.
Come dicevo nel precedente post, nel caso in cui una mareggiata spazza via tutto, possiamo continuare a sentirci dire dai nostri politici che l'evento eccezionale è la causa di tali disastri? Senza trascurare che, nel momento in cui tali calamità si verificano, è il cittadino stesso a dover pagare con le tasse i danni causati "dall'evento eccezionale".  Buona visione e sempre........... "W l'ITALIA"




Vista 1


Vista 2



Vista 3



Vista 4



Vista generale

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